Diego De Sterlich Aliprandi

Diego nacque come terzogenito di Adolfo, Marchese di Cermignano (a sua volta nato a Napoli il 27 settembre 1849) e di Anna Henrici, entrambi residenti a Penne. 

Nei primi anni della sua vita, Diego subì numerosi lutti familiari, tra cui la morte precoce di tre sorelle. In seguito, venne adottato dallo zio barone Diego Aliprandi che proveniva da una nobile famiglia lombarda trasferitasi in Abruzzo nel XVI secolo. Con la morte di tutti i figli adottivi dello zio, Diego divenne l’unico erede di un vasto patrimonio, che comprendeva terreni e immobili in diverse province abruzzesi, tra cui Castellammare Adriatico, Spoltore, e Cermignano, nonché proprietà nei territori aquilano e laziale, come il palazzo Aliprandi a Penne e diverse residenze a Roma e Napoli.

Nel 1916, Diego sposò Dirce Cassini. Un anno dopo, la coppia ebbe un figlio, Adolfo, che morì nel 1921, causando una grande sofferenza a Diego, appena ventenne. Il dolore per la morte del figlio e del nonno Adolfo in seguito,  spinse Diego ad una crisi che lo portò a condurre una vita dissoluta.

Successivamente, dopo essersi separato con Dirce, trovò nel nascente automobilismo (anni ’23-’30) la sua più grande passione, dove fu molto attivo e prolifico disputando e vincendo diverse gare.

La sua generosità e il suo disinteresse per la gestione del patrimonio lo portarono a riversare e dissipare rapidamente le sue ricchezze rendendo Diego De Sterlich un grande mecenate, sviluppatore e pilota dell’automobilismo italiano.

DIEGO E LE CORSE

Uno di quei personaggi che ha attraversato il Novecento alla stessa velocità con cui batté Nuvolari e Ferrari nelle prime competizioni di automobilismo da corsa.
Inventore della Coppa Acerbo, storica competizione pescarese, del Circuito di Teramo, tesserato socio patrono permanente n. 100 nonché finanziatore del Circuito di Monza, vincitore di numerose competizioni di montagna e specializzato nelle cronoscalate, dove riuscì a vincere assi come il suo compagno di squadra Alfieri Maserati, Enzo Ferrari, Tazio Nuvolari, Baconin Borzacchini ed altri campioni dell’epoca. Il suo soprannome «Marchese Volante» e «Re della Montagna» girò in tutti i luoghi dove l’automobilismo da corsa si apriva ad una nuova era, ad una nuova moda.
Gareggiò al gran premio di Montecarlo per ben tre volte e corse il Gran premio di Libia ed il Circuito di Roma. 
Contribuì allo sviluppo e corse con le Maserati di Alfieri Maserati, nonché fu suo amico fraterno. Costruì la sua prima officina sotto la torre di Cerrano di sua proprietà.
Dopo una vita intensa e avventurosa il Marchese morì Teramo nel 1976. Nel 2026 sarà festeggiato dalla Maserati il primo modello d’auto da corsa la Maserati 26B che compirà 100 anni e che fu guidata ed acquistata in tre modelli dal Marchese Diego De Sterlich Aliprandi.